Icona gay

Quel giorno, tra i banchi di scuola, strappai un foglio di carta d'albicocco dal quaderno degli appunti e mentre la Signora O'Malley spiegava la differenza tra preposizioni ventricolari e preposizioni alate, scrissi, con svollazzante pennigrafia mandorlina, una dichiarazione di intenti amorosi alla dolce Lalla Leporati, la più bella della classe.
Ohhh che disinganno fu quando, dopo vari passaggi di mano, l'ahimè sbadato Juanito Mendoza disguidò il recapito consegnando il biglietto allo sbalordito Tungsteno Esposito Mahoney detto Colibrì.
A causa di quella presunta audacia mi guadagnai la fama di icona gay, fama che ancor oggi mi perseguita. Ma io non volevo essere un'icona gay, volevo solo amare la dolce Lalla Leporati.
Che tu sia per sempre maledetto Juanito Mendoza. Che tu sia per sempre maledetto.

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